Località marina situata al confine tra Melendugno e Otranto, luogo dove si ergono due tra i più maestosi e noti scogli del Salento, I Faraglioni.
Un tempo, Torre Sant’Andrea, come del resto molte altre località in questa zona, era un luogo dedicato al culto del Santo, in essa infatti si ergeva una chiesetta di età bizantina, dove si praticava il rito ortodosso, a testimonianza dello stretto legame con Costantinopoli e l’Oriente di tutta quest’area dell’Adriatico.
La chiesetta venne assegnata in epoca Normanna alle monache benedettine di San Giovanni Evangelista di Lecce.
Della piccola chiesa vi sono testimonianze fino al 1344, quando veniva utilizzata come luogo di culto dai pescatori. Da quell’anno non vi sono più tracce dell’edificio.
Torre Sant’Andrea, per la vista impressionante che concede sul mare, venne utilizzata durante il Medioevo come luogo di avvistamento contro gli attacchi di turchi e pirati, tanto che in essa venne eretta, per volere di Vittorio Renzo di Lecce (come si legge da un documento del 30 ottobre 1567), un’alta torre di avvistamento (molte sono le antiche torri che possono scorgersi lungo tutta la costa adriatica), anche questa però distrutta pochi decenni più tardi, per fare posto al Faro di Torre Sant’Andrea di Missipezza, che ancora oggi indica la rotta su questo meraviglioso lembo di costa, vestito dalle acque cristalline e circondato da straordinarie e imponenti rocce dorate.
Masseria La Millenaria è a pochi chilometri da questa meraviglia del Salento.